È stato un brutto colpo ricevere la notizia della morte di Kobe Bryant: uno dei migliori giocatori di basket di sempre, ma sopratutto un grande uomo che era capace di farsi voler bene grazie alla sua immensa umiltà. L’elicottero sul quale viaggiava si è schiantato Domenica 26 Gennaio, e con lui sono morte la figlia tredicenne e altre 7 persone.
Tragedie come queste sono fulmini a ciel sereno che mi ricordano quanto siamo vulnerabili. Kobe aveva tutto: una famiglia meravigliosa, fama, successo, potere. Ma la vita se l’è portato via, e lo ha fatto in un soffio. Abbiamo tutti una data di scadenza, questo è noto, anche se ogni tanto ci sentiamo immortali. Vorremmo avere il privilegio di diventare tutti ultra centenari, ma la verità è che non ci è dato sapere quando arriverà quel momento.
E allora perché non rispolverare oggi quel progetto che da un po’ di tempo custodisci tra la tua collezione di sogni mai realizzati? Perché non alzare adesso il telefono e chiamare quella persona che da tanto tempo non senti e che per orgoglio tieni a debita distanza? Perchè rimandarlo a domani?
Muore un uomo straordinario, ma vivrà in eterno la sua leggenda. Kobe Bryant ha avuto il merito di sognare di diventare il fenomeno che è diventato. Ma soprattutto ha avuto la forza di raggiungere i massimi livelli nel suo sport e mantenerli per tanto tempo. C’è una frase che ha pronunciato e che mi rimbomba nella testa: “se non credi in te stesso, chi ci crederà?”
Oggi è l’unico giorno che siamo certi esista veramente. Guardiamolo il futuro, diamogli una sbirciatina, ma poi torniamo rapidamente qui, a oggi. E facciamo oggi quella cosa importante che pensavamo di fare domani. Credi in te stesso anche tu, puoi farcela. E puoi farcela oggi.