C’è un tempo per tutto: per pensare, per agire, per stupirsi, per emozionarsi, e uno anche per riposarsi! Chi si allena ad alti livelli lo sa bene: se vuoi migliorare, devi dare il tempo al tuo corpo di recuperare e prepararsi ad accedere ad un livello superiore. Il recupero diventa pertanto parte integrate di ogni strategia di successo.

La mente, così come il corpo, abbraccia gli stessi principi: ha la necessità di essere esposta ad un livello di fatica progressiva, e poi ad un momento di relax, che le permetta di recuperare dalle energie nervose spese. Questo processo, tecnicamente, si chiama principio di super compensazione e viene utilizzato in allenamento per aumentare le capacità di performance degli atleti.

Non rispettare questa alternanza carico-recupero può incidere negativamente sulle nostre prestazioni. Il rischio è quello di non essere lucidi, di fare le scelte sbagliate oppure, nella peggiore delle ipotesi, di andare incontro a stress psico-fisici capaci di tramutarsi in patologia.

E questo succede specialmente nei momenti in cui le cose non girano benissimo. Quando abbiamo situazioni difficili da risolvere, quando non vediamo via d’uscita. Quando pensare assiduamente al problema e alle sue possibili soluzioni sembra l’unica via per superarlo.

Ma arrivare a questo livello di dispendio energetico non è mai troppo salutare. E allora ti chiedo: “Quanto spazio dedichi al pensiero? E quanto all’azione? E poi ancora… Quanto al recupero?”

Quel che è certo è che la natura ci ha dotati di un sistema (mente e corpo) incredibile, capace di regolare tantissime funzioni tutte insieme, ma sopratutto capace di sostenerci nei nostri progetti, nelle nostre sfide quotidiane, nelle nostre relazioni! Tutto ciò che dobbiamo fare è prenderci cura di lui. E quindi: in che modo ti prenderai cura del tuo sistema?