Diamo ufficialmente il benvenuto a questo nuovo 2021, con la speranza che abbia in serbo per noi risvolti più positivi di questo infausto 2020! Ma se è vero che la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo, è altrettanto vero che ciò che ci capita nella vita è frutto delle nostre scelte e delle nostre azioni. Non fraintendere: certo, una pandemia non è di sicuro un evento che possiamo controllare, ma decidere come reagire, questo sì, è sotto la nostra completa responsabilità.

La maggior parte delle persone passa il proprio tempo a ricercare alibi per giustificare le proprie difficoltà e i propri fallimenti. Se anche tu ti fermi un attimo ad ascoltare le parole che queste utilizzano, noterai che i motivi della propria insoddisfazione derivano da fattori esterni a loro: il covid, la crisi, il meteo, le altre persone, le condizioni del campo, l’arbitro, ecc… E bada bene, non sto accusando queste persone. Semplicemente credo che non abbiano gli strumenti per poter vivere la vita in maniera pro-positiva e affrontare quei cambiamenti in grado di farle sentire più appagate e auto-realizzate. Si lamentano perché è l’unico metodo che conoscono per rendere la pillola “meno amara”. Ma converrai con me che “meno amara” non significa “più buona”!

Oggi è il primo giorno di questo 2021: per antonomasia, il giorno dei buoni propositi che, ahimè, falliranno ancor prima che il 31 Gennaio decreti la fine di questo primo mese. Non lo dico io, ma gli studi condotti negli ultimi decenni. Ma perché ci piacciono così tanto queste date simboliche (come il primo giorno dell’anno, l’inizio del mese, il giorno del nostro compleanno) e perché crediamo che a partire da esse ci impegneremo a rivoluzionare qualcosa della nostra vita? E perché molti dei cambiamenti desiderati non avverranno mai?

Il vero motivo per cui ci piacciono le date simboliche è che spesso le utilizziamo come alibi per rimandare quelle azioni che, come è facile immaginare, ci costeranno qualche sacrificio. Se ci fermassimo per un istante e, a mente fredda, ci chiedessimo quali cambiamenti dovremmo mettere in atto per vivere una vita migliore, sono certo che ciascuno di noi avrebbe già la risposta pronta. Probabilmente basterebbe dare un taglio a certi comportamenti. Basta procrastinare! Basta pigrizia! Basta eccedere con i carboidrati! Basta sigarette! Talvolta desideriamo fortemente quel cambiamento, ma mentalmente non siamo ancora pronti a impegnarci! E quindi via a decidere la data a partire dalla quale cambierà tutto. 

Una volta arrivata, muniti di una buona dose di forza di volontà, si parte con i primi sacrifici. Ma si sa, la mente va là dove trova minor resistenza. E così lei ci parla e ci dice frasi del tipo: “Io e te stavamo meglio sul divano, con la copertina e un bel barattolo di Nutella”, oppure “Ma perché dobbiamo fare così fatica? Non lo vedi che fuori fa freddo? Ma chi ce lo fa fare?”. E così quei sacrifici, all’inizio risolutori, con il passare del tempo, perdono di forza e gli alibi avanzano: frasi del tipo “Lo posso fare domani, dopo domani, all’inizio di febbraio” oppure “Ma alla fine non stavo così male prima”, e la magia svanisce. Inizia così una nuova fase: “la ricerca della soluzione magica”! Dimagrire con “la dieta del Super-cali-fragi-listi-che-spiralitoso”, guadagnare di più con “il metodo Yabba-dabba-doo”, essere più vincente con “la tecnica Ufo-robot-Ufo-robot”. Strategie apparentemente innovative e risolutive, ma nella realtà scorciatoie spesso costose e illusorie.

La verità è che le persone che vogliono veramente cambiare qualche aspetto della propria vita sono quelle che si rimboccano le maniche e si impegnano concretamente, iniziando a fare quello che il 97% delle altre persone non è disposto a fare. Imparano a familiarizzare con il concetto di fatica e, dove non riescono da sole, chiedono aiuto. Quelle che ci riescono veramente diventano padrone della propria mente e imparano a guidarla come un vero pilota, evitando quelle trappole psicologiche che troppo spesso ci imprigionano. 

La mente funziona così: o ti impegni tu per affrontare quel cambiamento che tanto desideri, o sarà lei a darti un altro peso da sostenere: la rabbia, la frustrazione, i chili di troppo, un patologia. Ecco quindi 5 consigli per iniziare al meglio questo 2021:

SCEGLI DA CHE PARTE VUOI STARE | Quest’anno la decisione spetta a te: vuoi stare nella parte del 97% che sicuramente fallirà? Oppure vuoi salire a bordo di quel 3% che certamente ce la farà? Questa è una scelta che appartiene solo a te. Se ami lamentarti, smettila di farlo e inizia col prendere questa decisione!

STRACCIA LA LISTA DEI BUONI PROPOSITI | Fanculo la tua lista di buone intenzioni. Stracciala. È annoverata tra gli strumenti di sicuro fallimento che siano mai stati creati dall’essere umano. Te lo sei già dimostrato negli anni passati che non funziona. Quante volte ti ha tradito? Tu hai bisogno d’altro.

DEFINISCI IL RISULTATO CHE VUOI OTTENERE NEI PROSSIMI 90 GIORNI | Scegli un solo ambito della tua vita che vuoi migliorare. Uno e uno solo. Evita di esagerare con manie di grandiosità. Un singolo aspetto della tua vita. Deciso? In che modo la tua vita sarà migliorata? Cosa avrai già ottenuto tra 90 giorni impegnandoti come desideri? Essere ambiziosi va bene, ma rimani umile.

CREA IL TUO “MOTIVATION SPOT” | Vuoi perdere peso? Il tuo spot potrebbe essere: “10 kg per la libertà”. Vuoi ottenere altro? Crea una frase che ti motivi ad affrontare le nuove sfide quotidiane. Impegno e fatica saranno i tuoi due unici alleati, e avrai bisogno di essere motivato ogni singolo giorno. Un suggerimento: una volta scelto il tuo spot personale, scrivitelo ovunque!

FAI OGNI SINGOLO GIORNO UN’AZIONE NELLA DIREZIONE DEL CAMBIAMENTO CHE DESIDERI | Basta chiacchiere o buone intenzioni: è arrivato il momento di agire. Non da invasati, come spesso accade. Inizia con piccole azioni, via via progressivamente più impegnative. Insegna alla tua mente che una piccola fatica al giorno toglie il medico di torno ed è in grado di rendere la tua vita migliore.

Smettila di credere alla trappola dei nuovi inizi. La tua vita è iniziata il giorno in cui hai fatto il tuo primo respiro, e da quel momento hai iniziato a vivere. Ciò che è successo dopo altro non sono che tappe di questo viaggio imperfetto chiamato vita. E quindi: quale sarà la tua prossima fermata? 

Ti auguro come sempre il meglio, perché se ti impegni e sei disposto a fare un po’ di fatica, puoi farcela anche tu! Buon inizio a te, buon inizio a noi!


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