Le convinzioni, si sa, ricoprono un ruolo determinante nel raggiungimento dei risultati che ci prefiggiamo. Tanto potenti quanto limitanti, regolano l’intensità e la qualità dei nostri comportamenti, e di conseguenza ciò che siamo in grado di raggiungere. Ecco perché quei “concetti che diamo assolutamente per veri” (così mi piace definire le convinzioni) vanno, di tanto in tanto, passati sotto la lente d’ingrandimento per capire se sono ancora funzionali (ossia se hanno una funzione positiva nella direzione dei nostri obiettivi).

Uno dei primi campanelli d’allarme che ci dice “forse è il caso di capire se c’è qualche cosa che non va” arriva dall’evidenza pratica di ciò che stiamo ottenendo nella nostra vita. Stai realizzando ciò che desideravi fortemente? Sei in grado di esprimerti ai tuoi massimi livelli? Stai ottenendo ciò che avevi pianificato qualche tempo fa? E quando le risposte a queste domande sono negative, ecco che la prima cosa da fare è passare in rassegna la check-list delle 3 convinzioni di successo.

Se ti chiedessi di pensare adesso a uno dei tuoi migliori risultati di successo ottenuto nel passato, quale immagine ti tornerebbe alla mente? Pensa per un momento a quel risultato per il quale vai ancora fiero adesso. Ce l’hai? Quando l’hai individuato, immagina di ritornare con la memoria esattamente a quel momento e osservati: qual era la tua espressione del volto, l’intensità del tuo sguardo, la postura che tenevi? Presta attenzione ai particolari. Ed ora prova ad entrare nei tuoi pensieri di allora. Certamente, ottenere quel risultato non è stato un gioco da ragazzi, ma tu ce l’hai fatta anche perché eri probabilmente convinto di tre cose:

1^ CONVINZIONE | Farcela era una delle opzioni, e in quanto tale anche tu ci potevi riuscire.

2^ CONVINZIONE| Ti eri fatto un mazzo tanto per arrivare a quel momento e nel tuo inconscio sapevi di meritartelo.

3^ CONVINZIONE | Eri consapevole di avere tutte le carte in regola per farcela perché ti eri preparato ed ti sentivi, almeno potenzialmente, capace.

Giusto? Vediamo nel dettaglio come funzionano queste 3 convinzioni di successo.

POSSO? | Non mi stancherò mai di ripeterlo ma se nella nostra fantasia e nei nostri pensieri vediamo possibile ottenere ciò che desideriamo, questo rappresenta il primo vero passo verso la sua realizzazione. La magia o la stregoneria non c’entrano niente: è questione di “organizzazione mentale”. Il nostro cervello, ossia il nostro servo meccanismo, ha bisogno di orientarsi per aiutarci a realizzare ciò che vogliamo. Deve creare sinapsi tra neuroni, elaborare nuove vie di pensiero, sfondare certi preconcetti limitanti. Ha bisogno di coordinate esatte che, guarda un po’, sono fornite proprio dalle immagini. Posso farcela a realizzare ciò che desidero? È questa la prima vera domanda che dobbiamo porci. Per esperienza, se gli obiettivi sono stati definiti con giustezza, la risposta è sempre sì, se non fosse anche solo per il motivo che qualcun altro, prima di noi, è riuscito in un’impresa simile alla nostra. Se la risposta è no, vale la pena fermarsi e rimettere in discussione le nostre ambizioni, magari definendone di nuove, più possibili in questo momento.

ME LO MERITO? | Molte persone pensano di essere inopportune e inadeguate, e questi retro-pensieri arrivano spesso da retaggi del passato. Spesso abbiamo la sensazione di non essere all’altezza e quando questo avviene il nostro cervello rallenta i nostri percorsi di realizzazione. Perché proprio io dovrei essere meritevole di farcela? In molti confondono questo punto con l’identità, ma meritarselo a poco c’entra con l’immagine che abbiamo di noi stessi. Essere meritevoli di poter realizzare ciò che desideriamo dipende piuttosto da qualità concrete quali l’impegno, la dedizione, la perseveranza, l’abnegazione. Quando sviluppiamo la consapevolezza di aver fatto il massimo per raggiungere il nostro attuale livello, ecco allora che i dubbi di non essere all’altezza svaniscono. Me lo merito? Se la risposta è no, è il caso di mettere in discussione i nostri comportamenti e le nostre azioni. Ma se la risposta è sì, allora è tempo di passare all’ultima e fondamentale domanda.

NE SONO CAPACE? | Le capacità sono competenze acquisite e solitamente affidiamo ad esse un ruolo fin troppo importante, senza renderci conto che altro non sono che uno dei tasselli di un vero percorso di successo. Attenzione però a fraintendere le mie parole, non voglio dire che non siano fondamentali, ma le capacità senza una decisa convinzione di potercela fare e di meritarselo rappresentano uno sterile strumento. Acquisire competenze oggi è facile: esistono maestri, insegnanti, corsi, e chi più ne ha più ne metta. Basta volerlo. Per cui chiedersi “ho le capacità per poter realizzare ciò che desidero?” è l’ultima vera domanda che dobbiamo porci. Se la risposta è no, esiste solo una soluzione: allenarsi. Allenarsi con più intensità e più ferocia, trovando magari un maestro o un mentore che ci aiuti a sviluppare quelle competenze che ancora non possediamo e che sono in grado di farci svoltare. Ma se anche la risposta a questa ultima domanda è sì, allora sono felice di informarti che hai tutte le carte in regola per farcela.

È questa una check-list universalmente riconosciuta e validata scientificamente? No, ma la mia esperienza mi dice che è così. È con questa convinzione che oggi mi approccio alle nuove sfide che la vita ha deciso di regalarmi. Se dentro la mia testa vedo possibile un risultato, se me lo sono meritato con impegno e abnegazione e se ho acquisito le competenze per diventare capace, non c’è nulla oggi che io non possa realizzare! E tu? Puoi? Te lo meriti? Ne se capace?


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