Diciamocelo: questa Nazionale del pallone ci piace. Dopo gli ultimi anni non proprio soddisfacenti, la squadra di Roberto Mancini ha riacceso in tutti gli italiani la passione per la maglia azzurra. Tra gli ingredienti di questo successo ci sono sicuramente il bel gioco, una squadra unita e mai appagata, che lotta su ogni pallone, dimostrando sempre una gran voglia di vincere. I 30 risultati utili consecutivi ottenuti sul campo non sono un caso, ma un segnale forte e chiaro dello spirito che l’allenatore e il suo staff sono stati in grado di creare all’interno del gruppo squadra.

Ma come ha fatto Roberto Mancini a creare questa magia e ad unire così tanto i giocatori? Leggiamo insieme un estratto della lettera che proprio il C.T. ha scritto prima della gara inaugurale del torneo:

Cara Italia,
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La nostra Nazionale, nell’Europeo che inizierà tra poche ore, è consapevole di rappresentare un popolo fantastico e determinato, e per questo io insieme allo staff e ai 26 ragazzi che scenderanno in campo, sfrutteremo tutti i minuti di questa manifestazione per onorare il Paese che rappresentiamo.
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Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di italiani. Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso.
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Per questo andremo a giocare questa manifestazione consapevoli della forza della maglia azzurra e del popolo italiano. Onoreremo ogni minuto, scenderemo in campo con la spensieratezza di quando si è ragazzini e si comincia a giocare a calcio, ma anche con la responsabilità di chi rappresenta uno dei Paesi più forti e belli al mondo.
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Uniti sotto un unico cielo azzurro, con indosso la maglia azzurra, stringiamoci in un unico coro che unisce più di 60 milioni di italiani: FORZA AZZURRI!

Leggendo attentamente queste parole emergono chiaramente i 3 fattori critici di successo che hanno permesso a Roberto Mancini di creare una squadra coesa. Vediamoli qui sotto!

IL GRUPPO PRIMA DEL SINGOLO | Se noti le forme verbali utilizzate in tutto il discorso ti accorgerai che il C.T. non fa mai riferimento al suo ruolo di allenatore, e neanche menziona mai i suoi giocatori singolarmente. Parla sempre attraverso la prima persona plurale, a testimonianza che in questa squadra il “Noi” viene sempre prima di “Io”. Un buon leader sa che certi risultati possono essere tali se è la forza del gruppo a dominare, e ciò è possibile se riesci a far sentire importanti tutti i componenti della squadra. Ad esempio, fino ad oggi, la nostra Nazionale è stata l’unica squadra a far scendere in campo 25 giocatori dei 26 a disposizione, concedendo praticamente a tutti l’emozione di esordire in una competizione così importante come l’Europeo.

UNITI SOTTO GLI STESSI VALORI | Tra gli elementi che sono in grado di unire persone diverse ci sono sicuramente i valori, ossia quegli ideali in cui una persona (o un gruppo di persone) crede fortemente. E dalle parole di Mancini emergono chiaramente come, in questa squadra, tutti i giocatori abbraccino gli stessi valori: in primis unione, spensieratezza e senso di responsabilità. È sufficiente ascoltare una conferenza stampa, vedere un tg sportivo o leggere un giornale per capire che questi valori vengono vissuti veramente. Ad esempio, dopo le giornate dedicate al riposo (tra una partita e l’altra) la squadra è solita ritrovarsi a Coverciano la sera per una grigliata di gruppo (unione); inoltre, gli scherzi e le risate sono all’ordine del giorno e questo lo notiamo facilmente nei filmati che vediamo, dentro e fuori dal campo (spensieratezza); durante l’inno d’Italia, prima del fischio d’inizio, è facile osservare negli occhi di tutti i giocatori una grande concentrazione e determinazione (responsabilità).

COESI VERSO UN’UNICA VISIONE | Se nel nostro futuro vediamo un senso e un significato che ci appassiona e ci emoziona, saremo più propensi ad impegnarci per raggiungerlo: questo è quello che accade regolarmente nelle nostre vite. Qualcuno la chiama “visione”, altri “scopo”, altri ancora “il perché”. Un buon leader è colui che è in grado di tracciare la strada e farla abbracciare da tutti i componenti della squadra, e Mancini è andato a segno anche in questo: “La nostra Nazionale è consapevole di rappresentare un popolo fantastico e determinato, e per questo sfrutteremo tutti i minuti di questa manifestazione per onorare il Paese che rappresentiamo. Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di italiani. Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso. Andremo a giocare questa manifestazione consapevoli della forza della maglia azzurra e del popolo italiano”. Capisci la differenza? Mancini non ha detto “scendiamo in campo per vincere tutte le partite” ma “giochiamo per rappresentare al meglio il popolo italiano, onorare il nostro paese e regalare un momento di gioia in un periodo difficile per tutti”. Potente vero?

Vincere una competizione internazionale come l’Europeo non è mai cosa semplice. La nostra nazionale ci è riuscita soltanto una volta, nel 1968, e nessuno di noi sa se quest’anno succederà di nuovo. Lo sport è imprevedibile, e forse è anche per questo che ci appassiona e ci emoziona così tanto. Ma una cosa è certa: con una squadra coesa, che guarda in un’unica direzione, chiara, e che abbraccia gli stessi valori, le probabilità di successo aumentano. Per cui… cari amici italiani, stringiamoci nell’unico coro che ci unisce e urliamo a gran voce: FORZA AZZURRI!


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